Poesia di Ramses II a Nefertari

Nel tempio di Abu Simbel è presente la poesia che Ramesse II scrisse all'amata moglie e regina Nefertari. Purtroppo è difficilmente reperibile. Quella qui riportata è una traduzione da un'altra traduzione in spagnolo; quindi è possibile che ci sia qualche imprecisione. Tuttavia rimane la bellezza e la delicatezza dei versi scritti dal faraone.


Unica, amata senza rivali
la più bella del reame... ammirala
E' come la scintillante stella
all'inizio di un felice anno.
 

Risplende di perfezione 
il suo corpo dorato
e gli occhi incantano
ad ogni sguardo.

Dolce è il discorso delle sue labbra
senza dire una parola inutile 
 

il collo lungo e il seno luminoso
con i capelli di vero lapislazzuli.

Le sue braccia superano lo splendore dell'oro
e le sue dita son come calici di loto.
Languide sono le cosce
ed esile la sua vita.

Le sue gambe reggono la sua bellezza 

camminando sui terreni con passo grazioso,
i loro movimenti catturano il mio cuore.

"Oh, mio ​​buon vino... il mio dolce miele tua bocca...
Mi diletto con le tue parole
le tue labbra... i tuoi baci mi deliziano
Vieni, mia amata sorella."

Nessun commento:

Posta un commento